PROGRAMMAZIONE ...EVANESCENTE?
A proposito del mercato rionale di Via X Ottobre Augusta
In via generale non si può non condividere la teoria che vede lo spostamento di un mercato giornaliero da una strada urbana che, proprio in quanto strada, non possiede i requisiti tecnici e sanitari tipici di un area adibita al commercio alimentare, tessile, oggettistico.
Nell'attuale caso di Augusta, ovvero per la dislocazione del mercato di via X ottobre, la cosa non cambia (e la fogna cittadina che scarica ancora in mare!?) salvo obiettivamente riconoscere se la scelta sul parcheggio (tipologia di struttura di cui Augusta ha tanto bisogno) di Via Marina Ponente per la sua allocazione sia stata la scelta appositamente più logica per ospitare una fiera giornaliera molto utilizzata e più conveniente, come tutti i mercati rionali, rispetto ai supermercati soprattutto dopo l “Euro-delusione”.
Non ci si può esimere dal ricordare, salvo rischio seppur basso d'errori di memoria, che l'area destinata prevedeva il progetto di un parcheggio multipiano che dopo essere stato redatto, non certo gratis, fu "bocciato" dalla prima amministrazione Carrubba perchè "ritenuto troppo dispendioso" e i fondi relativi alla sua costruzione "rimodulati" per essere utilizzati diversamente in altri capitoli di spesa.
Per escludere che si possa pensare che parte di quei fondi potessero essere più opportunamente utilizzati per l'allestimento di un area, magari con “tettoia anti-pioggia e anti-sole”, per un mercato più accessibile dal centro-storico e quindi più facilmente praticabile dai clienti di cui moltissimi anziani e più tecnicamente adeguata per i commercianti, sarebbe il caso che l'amministrazione ricordasse all'opinione pubblica, magari con un comunicato stampa, come, dettagliatamente, quei fondi siano stati destinati o già utilizzati, e nel caso in cui ve ne sia ancora una sufficiente disponibilità valutare la possibile destinazione delle risorse residue appunto per la risoluzione di questa attuale controversia tra l'esigenza di una struttura mercatale “come si deve”, dal punto di vista sanitario e tecnico a commercianti e acquirenti, e il lecito diritto di placida vivibilità che i residenti della zona interessata richiedono ovviamente di fruire.
Un idea potrebbe essere, per esempio, un progetto, magari di sollecita attuazione, che preveda d'ingrandire P.za Pertini allungandola quanto necessario-possibile verso Sud, certo, un ostacolo (quanto difficile da superare?) sarebbero quelle abitazioni GRAVEMENTE PERICOLANTI la cui area si potrebbe, dopo bonificata, utilizzare proprio a tale scopo.
Tutti sarebbero soddisfatti:
cittadini e commercianti con il mercato sempre nella stessa Via,
residenti della Via X Ottobre con strada e marciapiedi puliti e sgombri,
centro-storico rivalutato da un nuovo mercato rionale che rispetti i parametri europei.
Troppo facile a dirsi e difficile a farsi direte voi?
E allora come spesso accade salta tristemente agli occhi e alla mente che tutto possa essere ancora causa della rapida “evanescenza” della “favolosa” programmazione politica tanto decantata e cavalcata in certe campagne elettorali.
Giovanni Intagliata
(iscritto, dal 2003, ai Democratici di Sinistra)
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