Un punto d'incontro per contribuire a favorire la comunicazione, l'informazione e la diffusione della Cultura in tutti i suoi aspetti, semplicemente proponendo degli argomenti anche attraverso l'espressione di idee ed opinioni.
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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n'è uno è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio".
Italo Calvino da: Le città invisibili (1972)
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Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio".
Italo Calvino da: Le città invisibili (1972)
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"Animale politico" e "Uomo politico" ...
Nelle società cosiddette civili l' Uomo è un "Animale Politico", anche colui che si astiene poichè, suo malgrado, contribuisce comunque, non partecipando, alla qualità della Politica.
Egli, l'Uomo, è, francamente detto, un'essere imperfetto quindi indotto a sbagliare, quando non lo fa volutamente può, prima o poi, comunque stancarsi e cedere, per i suoi umani limiti, alle occasioni che la vita gli offre.
Ciò vuol dire che l' Uomo spesso fallisce, ma questo non esclude sia suo Diritto e Dovere battersi, fino ad allora, per le idee progressiste che possono apportare piccoli o grandi miglioramenti alla Società.
Quando questo avviene egli è diventato un vero "Uomo Politico".
Giovanni Intagliata
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Egli, l'Uomo, è, francamente detto, un'essere imperfetto quindi indotto a sbagliare, quando non lo fa volutamente può, prima o poi, comunque stancarsi e cedere, per i suoi umani limiti, alle occasioni che la vita gli offre.
Ciò vuol dire che l' Uomo spesso fallisce, ma questo non esclude sia suo Diritto e Dovere battersi, fino ad allora, per le idee progressiste che possono apportare piccoli o grandi miglioramenti alla Società.
Quando questo avviene egli è diventato un vero "Uomo Politico".
Giovanni Intagliata
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La libertà và sempre conquistata
AugustaVìvã lancia una proposta d'opinione sulla gestione dei Registri Tumori delle zone industriali
La gestione dei Registri Tumori è giusto che sia a carico del Ministero o di una semplice associazione culturale?
Esprimi la Tua opinione utilizzando la "proposta d'opinione" pubblicata qui a lato
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Esprimi la Tua opinione utilizzando la "proposta d'opinione" pubblicata qui a lato
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AugustaVìvã lancia una proposta d'opinione sull' "Accorpamento" del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute viene accorpato al Ministero del Welfare. Cosa ne pensi? Esprimi la Tua opinione nella "Proposta d'opinione" qui a lato.
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Sconcertante denuncia del Prof. Giordano: "i fondi per la Ricerca sul Cancro vanno solo al Nord"
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mercoledì 17 gennaio 2007
SondAugusta
Cosa pensi del Ponte sullo stretto di Messina?
a) E' un opera indispensabile perchè ...
b) E' un opera utile ma non necessaria perchè ...
c) E' un opera utile ma vi sono le seguenti priorità ...
d) E' un opera inutile, non serve al progresso della Sicilia perchè ...
e) E' un opera dannosa perchè ...
f) Altro ...
giovedì 11 gennaio 2007
Tessere di Partito: privilegio concesso o assunzione di responsabilità?
Egregio segretario della sezione DS di Augusta Arch. Memmo Garsia,
considerando già da tempo che l'anno corrente volge ormai al suo termine, nelle ultime settimane Le ho più volte espresso verbalmente di porre in essere, come è Suo dovere e mio diritto, un "atto" che per me costituisce il rinnovo dell' assunzione di responsabilità civile rispetto all'impegno che ritengo di dover continuare a profondere nel campo politico affinchè anche il mio contributo, così come quello di tanti, possa continuare a tentare di essere utile alla vita sociale della nostra città, mi riferisco esattamente al porgere nelle mie mani la tessera di partito DS per l'anno 2006, atto che, sono ancora convinto, nessuno di Noi due ritiene ne una concessione ne un privilegio ma appunto un assunzione di responsabilità.
Pur credendo e sperando ancora oggi che il Suo continuo "rimandare" tale "atto" fosse da addebitare esclusivamente ad una eventuale organizzazione ancora in itinere nel distribuire le tessere, ho avuto (glielo confesso), purtuttavia e mio malgrado, la vaga sensazione, mi auguro sbagliata, che Lei avesse una sorta di difficoltà se non di reticenza a tale "rilascio" nei miei confronti, questa sensazione, purtroppo, acquista maggiore consistenza se si collega questo Suo temporeggiare alla presa di distanza espressa da Lei tramite articolo giornalistico del 03/12/05 apparso nel Giornale di Sicilia, presa di distanza, che ad oggi mi risulta ancora incomprensibile, dalle mie opinioni come Diessino espresse pubblicamente sulla carta stampata negli ultimi mesi dello scorso anno, opinioni, che come ricorderà sicuramente, trattavano seri e significativi argomenti come l'Istituzione del Difensore Civico, aree da adibire a parcheggio, protrarsi della chiusura di una strada cittadina, involontario e occasionale utilizzo poco appropriato di una sala del nostro Comune.Al fine di evitare ulteriore ritardo riguardo il mio tesseramento e che i maliziosi possano "speculare" su questa carenza, magari sospettando e illazionando che vi possa essere un collegamento tra un eventuale non riuscito rinnovo della mia iscrizione al partito (appunto la tessera 2006) e un immaginario tentativo politico (da ritenere tanto infantile quanto improbabile vista la serietà della sezione) all'interno del nostro direttivo per evitare che il sottoscritto possa partecipare al congresso previsto nel 2007, o addirittura l'assurdo tentativo di estromettermi dal partito, e quindi per evitare danni anche minimi alla credibilità della nostra sezione, La invito a rendere noti pubblicamente, appunto per dimostrare l'alta trasparenza delle operazioni di tesseramento che riguardano la nostra sezione, tempi e luoghi in cui il sottoscritto potrà, in modo risolutivo, entrare in possesso della tessera 2006 del Partito DS, tessera che naturalmente prescinde dall'eventuale desiderio di far necessariamente parte della composizione del direttivo che pur amando il rinnovamento "analitico" forse non ama molto quello spontaneo vista la sua natura per lo più conservatrice, composizione comunque decisa immancabilmente dai risultati di un, forse troppo, impegnativo congresso.
Una cosa è certa comunque, di carta è la tessera, di carta è lo statuto, ma gli ideali sono scritti nello statuto ed anch'io ho sposato quelli.
considerando già da tempo che l'anno corrente volge ormai al suo termine, nelle ultime settimane Le ho più volte espresso verbalmente di porre in essere, come è Suo dovere e mio diritto, un "atto" che per me costituisce il rinnovo dell' assunzione di responsabilità civile rispetto all'impegno che ritengo di dover continuare a profondere nel campo politico affinchè anche il mio contributo, così come quello di tanti, possa continuare a tentare di essere utile alla vita sociale della nostra città, mi riferisco esattamente al porgere nelle mie mani la tessera di partito DS per l'anno 2006, atto che, sono ancora convinto, nessuno di Noi due ritiene ne una concessione ne un privilegio ma appunto un assunzione di responsabilità.
Pur credendo e sperando ancora oggi che il Suo continuo "rimandare" tale "atto" fosse da addebitare esclusivamente ad una eventuale organizzazione ancora in itinere nel distribuire le tessere, ho avuto (glielo confesso), purtuttavia e mio malgrado, la vaga sensazione, mi auguro sbagliata, che Lei avesse una sorta di difficoltà se non di reticenza a tale "rilascio" nei miei confronti, questa sensazione, purtroppo, acquista maggiore consistenza se si collega questo Suo temporeggiare alla presa di distanza espressa da Lei tramite articolo giornalistico del 03/12/05 apparso nel Giornale di Sicilia, presa di distanza, che ad oggi mi risulta ancora incomprensibile, dalle mie opinioni come Diessino espresse pubblicamente sulla carta stampata negli ultimi mesi dello scorso anno, opinioni, che come ricorderà sicuramente, trattavano seri e significativi argomenti come l'Istituzione del Difensore Civico, aree da adibire a parcheggio, protrarsi della chiusura di una strada cittadina, involontario e occasionale utilizzo poco appropriato di una sala del nostro Comune.Al fine di evitare ulteriore ritardo riguardo il mio tesseramento e che i maliziosi possano "speculare" su questa carenza, magari sospettando e illazionando che vi possa essere un collegamento tra un eventuale non riuscito rinnovo della mia iscrizione al partito (appunto la tessera 2006) e un immaginario tentativo politico (da ritenere tanto infantile quanto improbabile vista la serietà della sezione) all'interno del nostro direttivo per evitare che il sottoscritto possa partecipare al congresso previsto nel 2007, o addirittura l'assurdo tentativo di estromettermi dal partito, e quindi per evitare danni anche minimi alla credibilità della nostra sezione, La invito a rendere noti pubblicamente, appunto per dimostrare l'alta trasparenza delle operazioni di tesseramento che riguardano la nostra sezione, tempi e luoghi in cui il sottoscritto potrà, in modo risolutivo, entrare in possesso della tessera 2006 del Partito DS, tessera che naturalmente prescinde dall'eventuale desiderio di far necessariamente parte della composizione del direttivo che pur amando il rinnovamento "analitico" forse non ama molto quello spontaneo vista la sua natura per lo più conservatrice, composizione comunque decisa immancabilmente dai risultati di un, forse troppo, impegnativo congresso.
Una cosa è certa comunque, di carta è la tessera, di carta è lo statuto, ma gli ideali sono scritti nello statuto ed anch'io ho sposato quelli.
Distinti saluti
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
11/11/06
A proposito di "termovalorizzatore Tifeo".
All' Egregio Dott. Massimo Carrubba primo cittadino di Augusta.
Premetto che non mi sono mai ritenuto altamente competente in materia giuridico-ambientale ma, nonostante ciò, dopo delle brevi considerazioni, vorrei, con il dovuto e lecito interessamento alle vicende ambientali della nostra città e proprio per meglio contestualizzare le singole informazioni, cortesemente chiederLe quelle che a me sembrano delle logiche chiarificazioni, naturalmente non compiacendomi affatto di farlo poichè quest'esigenza è probabilmente segnale di quanto non molto si sia investito nell'Informazione pubblica su materie primarie, come l'Ambiente, e le problematiche ad esse connesse.
Dalla relazione semestrale al 30 Giugno 2006 dell'Actelios spa emerge, come era già noto, che in data 31 maggio 2006 il Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti ha emesso l’Ordinanza n. 636 con la quale ordina l’inizio lavori, che riguardano il "Progetto Tifeo", entro il 15 luglio 2006 e fissa nuovamente i termini di inizio del servizio di primo trattamento rifiuti nell'impianto di termovalorizzazione.
In data 17 luglio 2006 la Società ha presentato all’Agenzia Regionale per i rifiuti e la tutela delle acque una richiesta di proroga di 540 giorni rispetto ai termini di inizio del servizio di primo trattamento fissati in Ordinanza. In data 13 settembre l’Agenzia Regionale ha concesso una proroga di 330 giorni.
Considerazioni:
-terminato, il 31 maggio 2006, il regime di emergenza rifuiti in Sicilia e decaduti conseguentemente i poteri assoluti del Commissario Straordinario, termine che, secondo la mia opinione (se non erro), costituisce il ritorno all'appropriazione giuridica da parte dei Sindaci e quindi alla riacquisizione del loro pieno potere delle decisioni su quanto e cosa costruire nel territorio di propria competenza come contemplato dagli Statuti Comunali;
-considerato che il Tar del Lazio si deve ancora pronunciare (gli uffici stampa, o chi di competenza, lo avrebbero prontamente reso noto se così non fosse) in merito al ricorso del Comune di Augusta e di Legambiente, ricorsi sul cui esito tutti gli augustani che si sono battuti contro la continua "colonizzazione" industriale sperano ancora tanto nonostante le sentenze negative ai ricorsi presentati dai comuni di Campofranco e Aragona.
Considerato quanto sopra Le chiedo:
Si è gia avviata e in cosa consiste la campagna ante-operam precedente l'avvio dell'impianto?
Sono in potere giuridico, come è mia opinione, i Sindaci, una volta cessato lo stato d'emergenza rifiuti, di bloccare i lavori di costruzione di termovalorizzatori nel territorio di loro competenza grazie ad una determinazione sindacale o una delibera di Giunta?
A prescindere dal potere dei Sindaci, dopo le sentenze negative ai ricorsi di Campofranco e Aragona sul termovalorizzatore di Casteltermini che costituiscono purtroppo un "precedente" di cui tener conto (precedente che, secondo l'On Cuffaro, mette al "riparo" anche gli altri impianti), che valenza si può ancora dare, secondo la Sua opinione, alla speranza di una sentenza del Tar del Lazio che blocchi definitivamente i lavori del Termovalorizzatore di Augusta?
Sicuro di una Sua cortese delucidazione in merito, delucidazione non necessariamente rivolta ridottamente all'umile sottoscritto ma a tutti coloro i quali, lottando contro la "politica" della termovalorizzazione dei rifiuti (che si continua a non considerare risorse da valorizzare), han contribuito all'impegno per salvaguardare il più possibile quel che rimane dell'integrità del nostro territorio e lo sviluppo economico-sociale che da esso dipende, La ringrazio anticipatamente.
Premetto che non mi sono mai ritenuto altamente competente in materia giuridico-ambientale ma, nonostante ciò, dopo delle brevi considerazioni, vorrei, con il dovuto e lecito interessamento alle vicende ambientali della nostra città e proprio per meglio contestualizzare le singole informazioni, cortesemente chiederLe quelle che a me sembrano delle logiche chiarificazioni, naturalmente non compiacendomi affatto di farlo poichè quest'esigenza è probabilmente segnale di quanto non molto si sia investito nell'Informazione pubblica su materie primarie, come l'Ambiente, e le problematiche ad esse connesse.
Dalla relazione semestrale al 30 Giugno 2006 dell'Actelios spa emerge, come era già noto, che in data 31 maggio 2006 il Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti ha emesso l’Ordinanza n. 636 con la quale ordina l’inizio lavori, che riguardano il "Progetto Tifeo", entro il 15 luglio 2006 e fissa nuovamente i termini di inizio del servizio di primo trattamento rifiuti nell'impianto di termovalorizzazione.
In data 17 luglio 2006 la Società ha presentato all’Agenzia Regionale per i rifiuti e la tutela delle acque una richiesta di proroga di 540 giorni rispetto ai termini di inizio del servizio di primo trattamento fissati in Ordinanza. In data 13 settembre l’Agenzia Regionale ha concesso una proroga di 330 giorni.
Considerazioni:
-terminato, il 31 maggio 2006, il regime di emergenza rifuiti in Sicilia e decaduti conseguentemente i poteri assoluti del Commissario Straordinario, termine che, secondo la mia opinione (se non erro), costituisce il ritorno all'appropriazione giuridica da parte dei Sindaci e quindi alla riacquisizione del loro pieno potere delle decisioni su quanto e cosa costruire nel territorio di propria competenza come contemplato dagli Statuti Comunali;
-considerato che il Tar del Lazio si deve ancora pronunciare (gli uffici stampa, o chi di competenza, lo avrebbero prontamente reso noto se così non fosse) in merito al ricorso del Comune di Augusta e di Legambiente, ricorsi sul cui esito tutti gli augustani che si sono battuti contro la continua "colonizzazione" industriale sperano ancora tanto nonostante le sentenze negative ai ricorsi presentati dai comuni di Campofranco e Aragona.
Considerato quanto sopra Le chiedo:
Si è gia avviata e in cosa consiste la campagna ante-operam precedente l'avvio dell'impianto?
Sono in potere giuridico, come è mia opinione, i Sindaci, una volta cessato lo stato d'emergenza rifiuti, di bloccare i lavori di costruzione di termovalorizzatori nel territorio di loro competenza grazie ad una determinazione sindacale o una delibera di Giunta?
A prescindere dal potere dei Sindaci, dopo le sentenze negative ai ricorsi di Campofranco e Aragona sul termovalorizzatore di Casteltermini che costituiscono purtroppo un "precedente" di cui tener conto (precedente che, secondo l'On Cuffaro, mette al "riparo" anche gli altri impianti), che valenza si può ancora dare, secondo la Sua opinione, alla speranza di una sentenza del Tar del Lazio che blocchi definitivamente i lavori del Termovalorizzatore di Augusta?
Sicuro di una Sua cortese delucidazione in merito, delucidazione non necessariamente rivolta ridottamente all'umile sottoscritto ma a tutti coloro i quali, lottando contro la "politica" della termovalorizzazione dei rifiuti (che si continua a non considerare risorse da valorizzare), han contribuito all'impegno per salvaguardare il più possibile quel che rimane dell'integrità del nostro territorio e lo sviluppo economico-sociale che da esso dipende, La ringrazio anticipatamente.
Giovanni Intagliata
27/10/06
Verde foglia al vento
ragazzo d'oro,
non ce l'hai fatta
ragazzo fiero,
non ce l'hai fatta
ragazzo fragile,
verde foglia al vento
non ce l'hai fatta,
ragazzo buono
cattivo solo con te stesso.
E non ce l'ho fatta io,
ormai sicur di te
e distratto dalla vita
anch'io ho fallito,
e un pò lontano io
a mille miglia tutto il "mondo".
Non t'hanno mai chiamato
e t'han chiamato "Uomo" solo tardi.
Per sempre
nel mio cuore
conservarti,
giuro, dovunque, arrivederci.
Tuo Gio.
29/09/06
Per sorridere un pò, prima di tornare ad interessarci, più che mai, della nostra amara ma amata terra.
Domenico Modugno
Un certo Pasqualino pescatore,
viveva in assoluta povertà,
però sentiva sempre in fondo al cuore
qualcosa che diceva: "Un dì verrà!".
E un bel dì giunse a Sorrento
una principessa indiana
sopra un grosso bastimento:
la bellissima Kalì.
Pasqualino la guardò
e Kalì s'innamorò ed in India lo portò.
Pasqualino Marajà,
a cavallo all'elefante,
con in testa un gran turbante
per la jungla se ne va.
Pasqualino Marajà
non lavora e non fa niente
fra i misteri dell' Oriente
fa il nababbo tra gli indù,
ndu du dun dun dun dun da!
Ulla! Ulla! La..Ulla! Ulla! La...
...cento casse
di diamanti grossi grossi
mentre principi potenti
gli s'inchinano davanti,
lui si fuma il narghilé.
Eh! Eh! Eh! Eh!
Pasqualino Marajà
ha insegnato a far la pizza,
tutta l'India ne va pazza,
solo pizza vuol mangiar!
Pasqualino Marajà
ha imparato a far l'indiano
e da buon napoletano
chiama tutti : "Ué, paisà!"
Ulla! Ulla! La.Ulla! Ulla! La.
14/09/06
Un certo Pasqualino pescatore,
viveva in assoluta povertà,
però sentiva sempre in fondo al cuore
qualcosa che diceva: "Un dì verrà!".
E un bel dì giunse a Sorrento
una principessa indiana
sopra un grosso bastimento:
la bellissima Kalì.
Pasqualino la guardò
e Kalì s'innamorò ed in India lo portò.
Pasqualino Marajà,
a cavallo all'elefante,
con in testa un gran turbante
per la jungla se ne va.
Pasqualino Marajà
non lavora e non fa niente
fra i misteri dell' Oriente
fa il nababbo tra gli indù,
ndu du dun dun dun dun da!
Ulla! Ulla! La..Ulla! Ulla! La...
...cento casse
di diamanti grossi grossi
mentre principi potenti
gli s'inchinano davanti,
lui si fuma il narghilé.
Eh! Eh! Eh! Eh!
Pasqualino Marajà
ha insegnato a far la pizza,
tutta l'India ne va pazza,
solo pizza vuol mangiar!
Pasqualino Marajà
ha imparato a far l'indiano
e da buon napoletano
chiama tutti : "Ué, paisà!"
Ulla! Ulla! La.Ulla! Ulla! La.
14/09/06
"Penelope e l'isola (pedonale) di Itaca"
Mettere in campo tutti gli strumenti necessari perché il centro storico diventi oltre ad una rilassante "passeggiata" dove poter decidere senza fretta lo shopping da fare anche un naturale luogo d'incontro socio-culturale così come avviene in tutte le città ben governate, ritengo sia d'obbligo questo auspicio, e il conseguente impegno a tal fine, da parte di tutte le forze politiche che hanno a cuore il benessere della città.A tal proposito spero che la recente sospensione dell'isola pedonale, che sembra ormai richiamare alla memoria la famosa tela di Penelope, notata dalla rimozione dei segnali stradali che vietavano la circolazione degli autoveicoli nelle ore serali proprio nel tratto prima interessato dall'isola pedonale, sia solo il provvisorio e malriuscito frutto di "un albero in attesa di essere ri-trapiantato in un terreno più fertile" metafora che vuole indicare l'attuale e forse inevitabile stallo amministrativo derivante dall’attuale coordinamento dalla quale dovrebbe al più presto scaturire la nuova Giunta Municipale.E' comunque un peccato che questo si stia verificando proprio nel periodo estivo, anche se Augusta non gode di un gran turismo c'è comunque l'arrivo degli augustani residenti fuori regione che vengono nella loro città natia a trascorrere le ferie e l'isola pedonale è un tassello importante per il biglietto da visita di una città, senza naturalmente mettere assolutamente in secondo piano l'ovvia esigenza e il doveroso impegno amministrativo di rendere vivibile la nostra città dodici mesi su dodici per il benessere di tutti i cittadini residenti, da ricordare a questo proposito le polveri sottili che scaturiscono dalle colonne di auto e dalla conseguente irrespirabilità dell’aria circostante tra l’altro calda in questo periodo, aria calda che amplifica anche l’odoraccio che di tanto in tanto il vento sospinge dalla zona industriale. C’è inoltre da segnalare l’utilità di una pulizia straordinaria ai giardini pubblici soprattutto nei pressi delle giostrine altamente frequentate in questo periodo dai nostri bambini che necessitano costantemente della migliore igiene dei loro luoghi di gioco oltre che il posizionamento di ulteriori panchine e la sostituzione di quelle danneggiate piuttosto scomode per i nostri anziani, a tal fine le spese necessarie si potrebbero magari affrontare grazie alla “rimodulazione” degli ottenuti fondi per il vecchio e non attuato progetto del parcheggio a più piani un tempo previsto in Via Marina Ponente in sostituzione della quale si è scelta la più economica soluzione di un parcheggio a piano unico terreno.
Penelope aspettava il ritorno del suo eroe ma anche qui da noi, a volte, si tesse e si disfa.
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
dei Democratici di Sinistra
25/07/06
LA MAFIA FA SCHIFO PERCHE' AMMAZZA ...LA MENTALITA' MAFIOSA DEI "POTERI OCCULTI" DI PIU' PERCHE' "TORTURA"
In memoria e in onore di quei nobili Politici, Magistrati, Giornalisti, Uomini di tutte le Forze dell'Ordine che si sacrificarono per la Sicilia in nome della Giustizia, della Libertà e della Democrazia, a loro milioni di volte Grazie.
Da ricordare: chi si dichiara disponibile a concederti un diritto come un favore ti chiede il pizzo.
Giovanni Intagliata
21/07/06
La Costituzione non va ..."incenerita", io voto NO.
Che ragionamento sarebbe quello di una moglie che invita il marito a decidere di cambiare: tinta delle pareti, l'auto, medico curante, gestore telefonico, pizzeria, senza però cambiare chi amministra la gestione economica della famiglia (cioè Lei), rendendone subordinata la decisione al concetto "si per tutto quanto ti propongo o no per tutto quanto ti propongo"?
VOTA NO a proposte di pseudo-federalismo che in realtà, su importantissime materie come per esempio "norme generali sulla tutela della salute", "grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione", "produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionali dell'energia", aumenterebbero il potere decisionale dello Stato centrale.
Questo non sembra tanto federalista considerato che vi sono delle Regioni, per esempio come la Sicilia, che in materia di SALUTE hanno tanto da "LAMENTARE", in fatto di TRASPORTI sono "STRATEGICHE" e in fatto di ENERGIA ne producono "PARECCHIA" ...e ne produrranno sempre più.
VOTA NO a proposte di pseudo-federalismo che in realtà, su importantissime materie come per esempio "norme generali sulla tutela della salute", "grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione", "produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionali dell'energia", aumenterebbero il potere decisionale dello Stato centrale.
Questo non sembra tanto federalista considerato che vi sono delle Regioni, per esempio come la Sicilia, che in materia di SALUTE hanno tanto da "LAMENTARE", in fatto di TRASPORTI sono "STRATEGICHE" e in fatto di ENERGIA ne producono "PARECCHIA" ...e ne produrranno sempre più.
Giovanni Intagliata
23/06/06
"Non nel mio giardino ...e neanche in quello degli altri"
Ad Augusta, da circa tre anni, si sono accavallate manifestazioni, conferenze, dibattiti, fiaccolate, petizioni e quant'altro poteva essere utile ad informare, sensibilizzare e attivare quanti ritenessero dover contribuire a "barriere" che tentassero di stoppare i nefasti progetti di incenerimento rifiuti previsti nel nostro territorio. Nonostante questo forte impegno i decreti autorizzativi sono stati approvati e pubblicati con la conseguenza che, come appreso dalla stampa, le istituzioni interessate e le associazioni ambientaliste hanno dovuto presentare ricorso alla giustizia italiana. Questa negativa evoluzione della vicenda, conseguente al prorompente attacco di un “treno in corsa”, ha fatto emergere, pur tuttavia, una certa fragilità della “difesa” probabilmente dovuta ad una sorta di diffusa rassegnazione basata, forse, all’importanza occupazionale che si attribuisce, molto opinabilmente, alla indiscriminata pluralità delle tipologie di impianti che il nostro polo industriale potrebbe ospitare nonostante l’opinione comune della popolazione resti contraria.Arriva un momento però in tutte le strategie, a maggior ragione nelle importanti strategie per la difesa ambientale e per la tutela della salute, che tentato il "piano A" senza il successo sperato si passi al "piano B", piano che riterrei il seguente:"chiedere la dislocazione dei progetti di incenerimento suggerendone il trasferimento in una specifica tipologia di sito alternativo”, quindi non solo asserire "non nel mio giardino" ma più intellettualmente onesto aggiungere "neanche in quello degli altri" manifestando un attuabile concreta proposta ai fini della salvaguardia della salute degli esseri umani e dell’ambiente in cui abitano vista la pericolosità derivante dall’inquinamento degli inceneritori come appreso, in questi anni, da autorevoli ambientalisti, medici, professori.La proposta quindi: nella Regione Sicilia vi sono delle aree, non poche e non poco vaste, interessate dal fenomeno "desertificazione", aree ovviamente prive di corsi d'acqua che potrebbero essere inquinate e dove, per chilometri e chilometri, non vi sono centri abitati, aree per la quale non è stata posta nessuna priorità d’intervento per diminuire il rischio di desertificazione che è quindi cresciuto nonostante questo allarme sia stato lanciato già nel 2001 da autorevoli studiosi dell'Enea;con modestia chiederei quindi, a chi ritiene valido l’incenerimento, di verificare la fattibilità di spostarne i progetti in queste zone (naturalmente dotandole dei servizi necessari per l’attuazione quali condotte idriche, vie di trasporto) destinate, a quanto sembra, a restare delle aree abbandonate, desolate e isolate, quindi aree inutilizzate.Sarebbe grande segnale di progresso, nel frattempo, mettere in campo una più logica politica dei rifiuti mettendo in atto tutte le strutture necessarie, (per esempio i CCR) per iniziarne la riduzione, raccolta differenziata e riciclaggio in modo che, oltre che creare nuova ed ampia occupazione, si possa sperare, in un non lontano futuro, a considerarli, di fatto, una risorsa che, come tale, potrebbe essere valorizzata a beneficio degli stessi utenti magari tramite uno sgravio in bolletta.L’attuale smaltimento continua a sembrare ai cittadini superato con tutti i problemi che esso comporta come il veloce esaurimento delle discariche e l’inquinamento del territorio che le ospita, problematiche ed emergenze, forse oggi, che rischiano di motivare erroneamente l’assoluta importanza dei progetti di incenerimento mentre la vera soluzione è proprio la riduzione e il riciclaggio dei materiali.
Giovanni Intagliata
18/06/06
18/06/06
"BOTTE DI FERRO" O "CASSA DI LEGNO"?
Egregio Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, vorrei, con la presente, intanto ringraziarla per essersi preoccupato, in questi giorni, di farmi recapitare la tessera sanitaria, con microchip elettronico, utile per usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.Nella Sua distinta lettera a me indirizzata, oltre che raccomandarmi di utilizzare tale tessera per richiedere prestazioni sanitarie di vario tipo, Lei decanta, se ho ben capito, altri Servizi Regionali e Nazionali aggiuntivi di cui mi riporta solo alcuni esempi.Mi consenta esprimerle allora, considerando il fatto che vivo ad Augusta, alcune richieste di delucidazioni in merito ad altri eventuali servizi che potrebbe contenere.E' forse, magicamente, una tessera “così grande e resistente” dietro la quale potrò ripararmi dalle conseguenze derivanti da eventuali incidenti all'interno del nostro polo industriale dove è previsto per altro la costruzione di un imponente rigassificatore al alto rischio di incidente rilevante?E' per caso una tessera che mi consentirà delle facilitazioni nel caso in cui io dovessi essere colpito da malattia tumorale visto e considerato che vivo in una zona ad alta crisi ambientale dove è stato ormai ampiamente comprovato il nesso tra industria e malattie, zona per altro interessata da numerosi progetti di incenerimento rifiuti urbani ed industriali?E' una tessera che mi permetterà, eventualmente io decidessi di farlo, di affrontare le spese e il disagio di un trasferimento di residenza in altra eventuale zona dove potrei sentirmi finalmente al sicuro dall'inquinamento prodotto dagli attuali impianti chimici e petrolchimici e dall’inquinamento che produrrebbero gli impianti di incenerimento nel caso in cui venissero davvero costruiti?E' una tessera che aiuterà ad ottenere il doveroso e legittimo risarcimento per i passati e futuri danni subiti dall’ambiente e dalla salute delle persone?E' una tessera che dà immediata attuazione, a chi è cittadino italiano, al diritto di una stabile occupazione che gli consentirebbe non solo di poter godere del sacrosanto diritto del lavoro ma anche di continuare a rimanere, più agiatamente e soprattutto più saggiamente, politicamente libero?Egregio Presidente nel caso in cui la Sua risposta a queste domande che le ho cortesemente rivolto dovesse essere un “SI” io la ringrazierei vivamente perché ciò corrisponderebbe alla buona sensazione di trovarmi, come si suol dire, in una "botte di ferro"; se la Sua risposta alle mie domande dovesse essere un “NO” ciò corrisponderebbe alla netta sensazione, che continuerei ad avere, di trovarmi in una "cassa di legno", questo credo mi porterebbe quasi sicuramente, mi scuso per la franchezza, a pensare che sia il caso, per gli abitanti di questa zona, di inserire nella tessera sanitaria, ancora più generosamente, un buono sconto su un eventuale acquisto di articoli di un certo tipo, sarebbe meglio di niente nel caso in cui questi articoli dovessimo …“usarli senza vederli”.RingraziandoLa e salutandoLa confido in una Sua cortese sollecita risposta, scusi se approfitto della presente per fare gli auguri ai titolari delle tessere sanitarie residenti in queste zone, naturalmente con …dovuti scongiuri.
Giovanni Intagliata
09/06/06
Lungomare Paradiso, si può dire lo stesso ..."FINE LAVORI".
Sono convinto che un'amministrazione comunale sia sempre al corrente di quanto succeda in città, in particolare modo e a maggior ragione quanto succeda nei cantieri relativi alle opere pubbliche e a che punto sia lo stato dell'arte dei lavori.Questa considerazione attribuisce maggiore valenza, se mai ce ne fosse bisogno, alla mia richiesta di una cortese sollecita conferenza stampa da parte degli organi amministrativi competenti per informare la cittadinanza ma soprattutto i residenti del quartiere Paradiso sullo stato dei lavori che riguardano il ripristino del tratto del Lungomare Paradiso chiuso al traffico, vorrei ricordarlo, da circa tre anni e su eventuali vicende che possano averne rallentato o, a quanto sembra, addirittura interrotto i lavori.
Non è esagerato, secondo la mia opinione, ritenere inconcepibile, dopo la famosa lunga attesa, quanto sembra lampante agli occhi di tutti e cioè che dopo l'apertura del cantiere avvenuta in Febbraio l'unico lavoro svolto sia stato la rimozione dello strato di asfalto e poi il nulla, nel senso che da circa un mese e mezzo nessun movimento operaio viene più notato.Di fronte a questo dato di fatto non ci si riesce di immaginare come si potranno rispettare i logici tempi per la fine lavori e per la rapida riapertura del Lungomare.A chi in Febbraio faceva riferimento ad "un positivo epilogo di una vicenda che si trascinava da troppo tempo" vorrei ricordare, ancora in modo costruttivo, che sarebbe davvero il caso a questo punto impegnarsi con maggiore interessamento e mettere fine al più presto alla fastidiosa penalizzazione subita dai residenti del quartiere Paradiso e alla poco gratificante visione di un litorale marittimo danneggiato che non fa altro che sminuire innanzitutto l'operato delle istituzioni ed inoltre ricordare che le parole forse in passato potevano anche fare testo ma sono i fatti a dare i risultati concreti e sin'oggi di fatti, riguardo a questa difficile vicenda, per la verità se ne sono visti pochi, per non dire nulla ma possiamo dire lo stesso …FINE LAVORI.
Non è esagerato, secondo la mia opinione, ritenere inconcepibile, dopo la famosa lunga attesa, quanto sembra lampante agli occhi di tutti e cioè che dopo l'apertura del cantiere avvenuta in Febbraio l'unico lavoro svolto sia stato la rimozione dello strato di asfalto e poi il nulla, nel senso che da circa un mese e mezzo nessun movimento operaio viene più notato.Di fronte a questo dato di fatto non ci si riesce di immaginare come si potranno rispettare i logici tempi per la fine lavori e per la rapida riapertura del Lungomare.A chi in Febbraio faceva riferimento ad "un positivo epilogo di una vicenda che si trascinava da troppo tempo" vorrei ricordare, ancora in modo costruttivo, che sarebbe davvero il caso a questo punto impegnarsi con maggiore interessamento e mettere fine al più presto alla fastidiosa penalizzazione subita dai residenti del quartiere Paradiso e alla poco gratificante visione di un litorale marittimo danneggiato che non fa altro che sminuire innanzitutto l'operato delle istituzioni ed inoltre ricordare che le parole forse in passato potevano anche fare testo ma sono i fatti a dare i risultati concreti e sin'oggi di fatti, riguardo a questa difficile vicenda, per la verità se ne sono visti pochi, per non dire nulla ma possiamo dire lo stesso …FINE LAVORI.
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
01/06/06
"ITALIA D'ORO"
(Sanremo 1992)
Racconteranno che adesso è più facile
che la giustizia si rafforzerà
che la ragione è servire il più forte
e un calcio in culo all'umanità.
Ditemi ora se tutto è mutevole
se il criminale fu chi assassinò
poi l'interesse così prepotente
che conta solo chi più sterminò.
Romba il potere che detta le regole
cade la voce della libertà
mentre sui conti dei lupi economici
non resta il sangue di chi pagherà.
Italia d'oro frutto del lavoro cinta dall'alloro
trovati una scusa tu se lo puoi
Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera te ne sbatti di noi
mangiati quel che vuoi fin quando lo potrai
tanto non paghi mai.
Tutto si perde in un suono di missili
mentre altri spari risuonano già
sopra alle strade viaggiate dai deboli
la nostra guerra non si spegnerà.
E torneranno a parlarci di lacrime
dei risultati della povertà
delle tangenti e dei boss tutti liberi
di un'altra bomba scoppiata in città.
Spero soltanto di stare tra gli uomini
che l'ignoranza non la spunterà
che smetteremo di essere complici
che cambieremo chi deciderà.
Italia d'oro frutto del lavoro cinta dall'alloro
trovati una scusa tu se lo puoi
Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera
te ne sbatti di noi
mangiati quel che vuoi fin quando lo potrai
tanto non paghi mai.
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta
dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa,
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta
dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa.
che la giustizia si rafforzerà
che la ragione è servire il più forte
e un calcio in culo all'umanità.
Ditemi ora se tutto è mutevole
se il criminale fu chi assassinò
poi l'interesse così prepotente
che conta solo chi più sterminò.
Romba il potere che detta le regole
cade la voce della libertà
mentre sui conti dei lupi economici
non resta il sangue di chi pagherà.
Italia d'oro frutto del lavoro cinta dall'alloro
trovati una scusa tu se lo puoi
Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera te ne sbatti di noi
mangiati quel che vuoi fin quando lo potrai
tanto non paghi mai.
Tutto si perde in un suono di missili
mentre altri spari risuonano già
sopra alle strade viaggiate dai deboli
la nostra guerra non si spegnerà.
E torneranno a parlarci di lacrime
dei risultati della povertà
delle tangenti e dei boss tutti liberi
di un'altra bomba scoppiata in città.
Spero soltanto di stare tra gli uomini
che l'ignoranza non la spunterà
che smetteremo di essere complici
che cambieremo chi deciderà.
Italia d'oro frutto del lavoro cinta dall'alloro
trovati una scusa tu se lo puoi
Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera
te ne sbatti di noi
mangiati quel che vuoi fin quando lo potrai
tanto non paghi mai.
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta
dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa,
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta
dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa.
30/05/06
Con Rita contro nuovo inquinamento
Ritengo che in questo periodo il modo migliore per difendere l'ambiente sia pubblicizzare Lei, Rita Borsellino candidata alla Presidenza della regione Sicilia a cui andrà il mio voto apponendo (necessariamente) una croce sul simbolo che riporta il Suo nome e le matite colorate.
Giovanni Intagliata
19/05/06
Giovanni Intagliata
19/05/06
"Nulla al mondo è altrettanto forte di un'idea la cui ora sia arrivata" (Victor Hugo)
Aviaria e randagismo
Niente allarmismo ma un utile e intelligente prevenzione:cani, sterilizzare non basta più, ora è necessario il ricovero.Ora che l'aviaria ha colpito anche un mammifero è ancora più importante eliminare il fenomeno randagismo nelle città.Dopo il preoccupante episodio della morte di un gatto in Germania a causa del pericoloso virus che, come appreso dai mass-media, sembra dimostrare il potenziale pericolo che il virus H5N1 possa essere contagiato anche all'uomo sarebbe proprio il caso che l'attenzione sul livello d'igiene e sull' assenza di promiscuità tra le razze animali si elevi al massimo. A tale scopo sarebbe d'obbligo evitare che l'Habitat dei cittadini continui ad essere condiviso da altri fastidiosi "inquilini" a quattro zampe e naturalmente diffondere l'invito a quanti posseggono animali domestici di fare in modo che questi ultimi non vengano a contatto con altri animali selvatici e randagi. Ad Augusta quanto su espresso assume ancora maggior rilievo considerato il fatto che le relative Saline sono meta di svariate specie di volatili che potrebbero in qualche modo venire a contatto con animali mammiferi, questo evidenzia la necessità che chi di competenza metta in campo tutti gli strumenti operativi per un adeguata prevenzione. Arriva da se maggiormente, a questo punto, che la sterilizzazione delle cagne non basti più e che sia non solo opportuno ma necessario mettere su ulteriori strutture per ospitare e quindi isolare i cani randagi che fin'oggi si è stati costretti a lasciare in giro a sporcare, oltre che aggredire, per la mancanza di spazio nei canili esistenti, e si sa che la sporcizia è ricettacolo di infezioni. Come dice quel detto, prevenire è meglio che poi dover curare, l’aviaria ...e pure i morsi dei cani.
Giovanni Intagliata
04/03/06
"Pazienti ...pazienti"
Considerata la natura essenzialmente nobile, oltre che di vitale importanza, della materia Sanità è ovvio l’auspicio che anche l'uso dei fondi ad essa destinati continui ad essere altrettanto nobile e trasparente allo scopo di portare a termine, nel breve tempo possibile, un processo che, in modo penalizzante per l’utenza, ha visto bloccati i fondi dedicati all’ampliamento e quindi al miglior funzionamento di un importante Ospedale che serve non pochi Comuni per altro insistenti in un area ad alto rischio ambientale e quindi, per conseguenza, ad alto rischio anche sanitario.Sia quei cittadini poco consapevoli delle tante difficoltà burocratiche sia i cittadini più informati ma comunque poco disposti ad accettare alcune ataviche lentezze politiche, considerato l'annoso disagio di un cantiere che tra l'altro perdura, credo diano, probabilmente sbagliando, un importanza non altissima sul merito di chi abbia lodevolmente portato avanti l'utile caldeggio degli atti relativi ai finanziamenti per i lavori della nuova ala dell'Ospedale Muscatello, mentre si ritiene cosa ben più importante che, finiti i lavori, sia davvero vicino quel futuro che veda la diminuzione dei tristi viaggi della speranza di tanti residenti che continuano ad essere soggetti a svariate malattie per la cui cura specialistica sono appunto costretti a rivolgersi ad altre strutture sanitarie più o meno lontane, un vicino futuro nel quale gli utenti potranno finalmente rivolgersi più confortati ad una struttura pubblica davvero moderna ed avanzata tecnologicamente, struttura ospedaliera da sempre sentita paternamente "propria" dalla collettività augustana oltre che ritenuta importante punto di riferimento per eventuali emergenze di soccorso, inoltre completare la nuova struttura ospedaliera sarebbe il più giusto riconoscimento alla provata professionalità dei medici che vi operano. In piena campagna elettorale argomenti come la sanità è auspicabile che non vengano ritenuti semplici temi da continuare ad analizzare, magari in modo poco consono al più logico traguardo, ma che siano materie dalle quali scaturiscano alte e coraggiose soluzioni da mettere finalmente praticamente in atto perché venga dato un buon servizio ai “pazienti” cittadini.
Giovanni Intagliata
22/02/06
"IL PROTOCOLLO ...E' UN OPTIONAL?"
E' vero che recandosi al Comune per consegnare un atto, una missiva o un'istanza da protocollare si viene gentilmente invitati a lasciare il documento ai disponibili e cortesi messi, ed invitati a tornare l'indomani per ritirarne la copia protocollata?E' vero che nella copia destinata all'utente viene impresso solamente un numero senza porvi timbro del Comune ne firma di un impiegato dell'ufficio protocollo che ne attestino, in modo completo ed esaustivo, l'avvenuta ricezione, e solo dopo specifica richiesta verbale formulata dall’utente viene posto solo il timbro dell'Ente?E' vero che non è possibile accedere all'Ufficio Protocollo nonostante ci si rechi al Comune nelle ore d’accesso al pubblico?Sarebbe legittimo pretendere di consegnare i propri documenti, a prescindere dal livello della loro riservatezza, direttamente all'interno dell'Ufficio Protocollo e non, eventualmente, ad impiegati a cui probabilmente corrisponde l’espletamento di altre funzioni?Cosa esprimono i regolamenti in merito ai tempi di rilascio della copia protocollata o, se contemplata, dell’eventuale ricevuta per un documento consegnato in attesa che esso venga effettivamente annotato nel registro di protocollo, e cosa affermano le normative in merito alla migliore riservatezza dei documenti presentati ai fini di una maggiore tutela della privacy degli utenti?Le notate e vociferate considerazioni di città, (considerazioni che comunque contribuiscono alla più importante Opinione Pubblica), da cui si è tratto lo spunto per formulare questi logici e costruttivi quesiti, ci si auspica, ovviamente, che siano da ritenere infondate, ed è infatti per evitare sterili e lesive supposizioni per l’immagine di quanto avviene nella nostra Città di Augusta che si chiede cortesemente all'autorevole Amministrazione Comunale di fare maggior chiarezza sull’argomento aprendo magari una, pur sempre utile, indagine conoscitiva sull’effettiva gestione della posta in entrata e del relativo Protocollo del nostro Comune, in attesa che si affronti finalmente l’importante processo evolutivo determinato dalle accresciute responsabilità degli enti comunali nella promozione dello sviluppo locale, nella gestione delle risorse e nel miglioramento qualitativo dei servizi orientati agli utenti come affermato ad inizio anno 2006 proprio dallo stesso Ente Comunale.
Giovanni Intagliata
30/01/06
"La carta principe": Lo Statuto comunale.
Il presidente Ciampi nel Suo discorso a Siracusa: "una democrazia più trasparente oltre che più efficiente".
E' fuor di dubbio che la trasparenza di un ente "erogatore di servizi" cominci da una maggiore pubblicizzazione dei propri regolamenti, come è ovvio che invitare i cittadini a collaborare rischia, agli occhi dell'opinione pubblica, di essere poco utile e coerente se all'invito non segue la diffusione di strumenti per una più completa informazione su come funziona la macchina amministrativa e la burocrazia dalla quale dipende la qualità dei servizi pubblici erogati.
Per cogliere il suggerimento del Presidente Ciampi, a cui dobbiamo essere grati per questo, sarebbe bene che, per esempio, tutte le Amministrazioni Comunali , che sicuramente non hanno ancora avuto il tempo di farlo, rendessero più facilmente fruibile quello che si potrebbe definire "la carta principe della trasparenza" cioè lo Statuto Comunale, magari fornendolo alle biblioteche per la consultazione dei cittadini che non sono navigatori web e inserendolo nel sito internet dei comuni per coloro che invece possono visitarlo, sito che, sempre ai fini della trasparenza, potrebbe contenere, non di meno, uno spazio dove sia possibile consultare anche le delibere di giunta. Dopo anni di buio in questo versante l'attuazione reale della trasparenza sarebbe un più forte segnale dimostrativo di rinnovamento politico.
E' fuor di dubbio che la trasparenza di un ente "erogatore di servizi" cominci da una maggiore pubblicizzazione dei propri regolamenti, come è ovvio che invitare i cittadini a collaborare rischia, agli occhi dell'opinione pubblica, di essere poco utile e coerente se all'invito non segue la diffusione di strumenti per una più completa informazione su come funziona la macchina amministrativa e la burocrazia dalla quale dipende la qualità dei servizi pubblici erogati.
Per cogliere il suggerimento del Presidente Ciampi, a cui dobbiamo essere grati per questo, sarebbe bene che, per esempio, tutte le Amministrazioni Comunali , che sicuramente non hanno ancora avuto il tempo di farlo, rendessero più facilmente fruibile quello che si potrebbe definire "la carta principe della trasparenza" cioè lo Statuto Comunale, magari fornendolo alle biblioteche per la consultazione dei cittadini che non sono navigatori web e inserendolo nel sito internet dei comuni per coloro che invece possono visitarlo, sito che, sempre ai fini della trasparenza, potrebbe contenere, non di meno, uno spazio dove sia possibile consultare anche le delibere di giunta. Dopo anni di buio in questo versante l'attuazione reale della trasparenza sarebbe un più forte segnale dimostrativo di rinnovamento politico.
Sono sicuro che al più presto il Comune di Augusta ne sarà esempio vivente.
Giovanni Intagliata
16/01/06
UN OCCASIONE DA NON PERDERE
Al Sig. Sindaco Dott. Massimo Carrubba
Egregio Sig. Sindaco è mia opinione e non solo mia che si stia per verificare un occasione che si può considerare ghiotta e senz'altro rara in merito al richiamo all'attenzione da parte delle istituzioni nazionali per questa nostra provincia per metà disgraziata: il Presidente della Repubblica viene in visita a Siracusa.
Sento il dovere, come cittadino e padre, di chiederLe di cogliere l'occasione e parlare al Presidente Ciampi in merito ai nefasti progetti industriali di smaltimento rifiuti previsti nel nostro territorio e delle loro conseguenze ambientali e sulla salute ricordando, La prego, che la nostra situazione ambientale e sanitaria è già grave a causa di cinquantanni di industrializzazione selvaggia che è stata permessa, secondo un'opinione diffusa, anche a causa della censura giornalistica nazionale a cui è stata sottoposta questa terra che è rimasta così in una penalizzante penombra regionale.
Sono convinto, conoscendo la Sua preparazione, la Sua onestà intellettuale e la Sua qualità diplomatica, che Lei Sig. Sindaco riuscirà, nonostante le oggettive difficoltà di una visita di Stato, a farsi ascoltare dal Presidente come l'hanno ascoltata fin'oggi i cittadini di Augusta, cittadini la cui unica colpa è quella di essere nati in una terra che oltre ad essere sottoposta al ricatto occupazionale sacrifica la salute della gente che vi risiede per fornire combustibili e affini a tutta la nazione. Aspettando speranzoso un positivo riscontro dell'impresa La ringrazio fin da adesso per il Suo impegno e per quello che potrà ottenere.
Egregio Sig. Sindaco è mia opinione e non solo mia che si stia per verificare un occasione che si può considerare ghiotta e senz'altro rara in merito al richiamo all'attenzione da parte delle istituzioni nazionali per questa nostra provincia per metà disgraziata: il Presidente della Repubblica viene in visita a Siracusa.
Sento il dovere, come cittadino e padre, di chiederLe di cogliere l'occasione e parlare al Presidente Ciampi in merito ai nefasti progetti industriali di smaltimento rifiuti previsti nel nostro territorio e delle loro conseguenze ambientali e sulla salute ricordando, La prego, che la nostra situazione ambientale e sanitaria è già grave a causa di cinquantanni di industrializzazione selvaggia che è stata permessa, secondo un'opinione diffusa, anche a causa della censura giornalistica nazionale a cui è stata sottoposta questa terra che è rimasta così in una penalizzante penombra regionale.
Sono convinto, conoscendo la Sua preparazione, la Sua onestà intellettuale e la Sua qualità diplomatica, che Lei Sig. Sindaco riuscirà, nonostante le oggettive difficoltà di una visita di Stato, a farsi ascoltare dal Presidente come l'hanno ascoltata fin'oggi i cittadini di Augusta, cittadini la cui unica colpa è quella di essere nati in una terra che oltre ad essere sottoposta al ricatto occupazionale sacrifica la salute della gente che vi risiede per fornire combustibili e affini a tutta la nazione. Aspettando speranzoso un positivo riscontro dell'impresa La ringrazio fin da adesso per il Suo impegno e per quello che potrà ottenere.
Cordiali e distinti saluti
Giovanni Intagliata
11/01/06
Un centro-sinistra immaturo? Le primarie iniziarono " l'opera ", uno scandalo potrebbe completarla.
Astenermi alle primarie, a prescindere da quanto sia valsa questa decisione per il contesto, è stata esattamente una mia specifica e ponderata scelta, mi rifiutavo infatti, soprattutto dopo che la società italiana ha assitito alla grave miopia politica e alle leggi ad personam della destra e quindi ritenendo più che mai che bisognasse fare di tutto per vincere nella competizione elettorale, di accettare mentalmente l'immaturità politica della coalizione di centro-sinistra che non sapesse mettersi d'accordo su un candidato unico senza ricorrere all'elettorato, pena, secondo la mia opinione, il rischio di spaccature interne e il più alto rischio di una precaria stabilità di voto, negatività che all'epoca avrei definito "reminiscenze post-primarie". E' logico ritenere che se le primarie portassero con se un alto rischio di indebolimento nella coalizione figuriamoci, manco a dirlo, eventuali scandali generati intrinsecamente, come è sotto gli occhi di tutti, dal troppo sottile confine tra politica e affari, e come volevasi dimostrare ecco proprio in questo momento, "inopportuna" più che mai, arriva una prima "tornata" scandalistica a confondere, a gelare, ad allibire il popolo idealista di centro sinistra, e ciò mentre si è ormai in avviata campagna elettorale, rischiando così la cosa "meno sperata" e cioè rischiare di servire in un piatto d'argento una vittoria alla destra che, in condizioni normali difficilmente potrebbe ottenere. Per la verità anche ad altri livelli e soprattutto in certe regioni le cose non stanno tanto diversamente, ma, nonostante il confine politica-affari sembra quasi non esistervi più, questo non genera nessuno scandalo come fosse ormai un fatto accettato e digerito a "maggior ragione" visto che sembra essere un "fenomeno" bi-partisan. C'è comunque da considerare un aspetto importante e grave e cioè che tanti iscritti ai partiti di sinistra, tanti appassionati e attivisti, tanti cittadini idealisti puri si sentono traditi e colpiti moralmente, idelogicamente e praticamente poichè se qualcuno tra i vertici "mischia" chi ci rimette la faccia è anche la base e allora si prova forte, seppur brevemente, la tentazione di non poter dare torto a chi asserisce che la partitocrazia bene non fa alla politica, a chi asserisce che la partitocrazia altro non è che un insieme di corti con i propri principi o tanti feudi con relativi spavaldi signorotti che considerano la politica come qualcosa di privato ed esclusivo da gestire a proprio uso e consumo. Naturalmente rimane viva la speranza che il trambusto causato dallo scandalo si possa circoscrivere magari in una ampolla fumosa che nonostante si vedrà inevitabilmente possa comunque non rivelarsi troppo "densa", soffocante e perdurante. C'è da concludere senza facile e gratuito moralismo ma anzi molto razionalmente che forse il politico onesto è solo quel politico capace di dare risultati e soprattutto quello che riesce comunque a non fermare il progresso di cui deve beneficiare una società civile, ...nonostante tutto.
Giovanni Intagliata
05/01/06
MUNICIPIO: "CASA" DEI CITTADINI O "CASA" DEI PARTITI?
Lungi da me dal voler polemizzare vista la già difficile situazione politica cittadina che aspetta ancora la risoluzione di così tanti problemi ma un fatto del genere non può passare sotto silenzio vista, secondo la mia opinione, l'esigenza che si continui a dare importanza alla necessità di curare, come fatto fin’ora, il rispetto per gli Organi Istituzionali e per lo stile politico augustano.In merito alla notizia dei quotidiani di giorno 23/11/05 che tratta come argomento il rilancio e il ricompattamento del partito di Augusta di Alleanza Nazionale ritengo doverose le seguenti considerazioni.Pur esprimendo apprezzamento per la nobile iniziativa di chi si è offerto di fare un molto generoso gesto di cortese disponibilità offrendo un luogo sopra le parti agli autorevoli esponenti dei vari circoli del Partito di Alleanza Nazionale perché, come immagino, potessero più obiettivamente discutere del rilancio del loro Partito, sento tuttavia il dovere morale, civile ed etico-politico di stigmatizzare il fatto, secondo me un involontaria ma grossolana gaffe, che sia stato messo a disposizione un locale del nostro Comune per fare una riunione di Partito che sembra si sia tenuta proprio all’interno del nostro Municipio; è infatti, secondo la mia opinione, per lo meno criticabile che un Istituzione e quindi un Ente Pubblico come un Comune, che è esente da qualunque parentela partitica, possa essere adoperato come sede per discussioni non amministrative. Sarebbe stato maggiormente idoneo offrire alle illustri personalità di Alleanza Nazionale la sala di Palazzo San. Biagio o qualche altro locale al fine di evitare di dare infondate parvenze di incostituzionalità ai cittadini tutti.
23/11/05
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
IN MEMORIA
Non per pochi
ma per tutti cadeste.
Vi aggirate perplessi,
increduli, vagando,
ansiosi di trovar pace,
finalmente riposo.
Sotto la pioggia
che più soli vi lascia
non trovate sano rifugio,
ma scarso riparo
sotto scheletri rotti,
e se il ricordo
degli antichi ideali
rincuora lo stesso,
lo stesso non fa
questo moderno marciume.
Siete forse Fantasmi, ma Eroi!
E per tutti lo siete!!
Tranne per quelli
che, oggi,
la pioggia non bagna.
ma per tutti cadeste.
Vi aggirate perplessi,
increduli, vagando,
ansiosi di trovar pace,
finalmente riposo.
Sotto la pioggia
che più soli vi lascia
non trovate sano rifugio,
ma scarso riparo
sotto scheletri rotti,
e se il ricordo
degli antichi ideali
rincuora lo stesso,
lo stesso non fa
questo moderno marciume.
Siete forse Fantasmi, ma Eroi!
E per tutti lo siete!!
Tranne per quelli
che, oggi,
la pioggia non bagna.
Giovanni Intagliata
13/11/05
EGREGIO MINISTRO DELL'ISTRUZIONE LETIZIA BRICHETTO ARNABOLDI MORATTI, OGGI LE SCRIVO ...MA NON SOLO A LEI
(Ritengo doveroso e rispettoso anticiparLe, tramite “l’oggetto”, l'argomento che mi ha spinto a scriverLe la presente missiva; potrei, a tal fine, utilizzare "tutela della salute" o "rispetto per l’ambiente", ma, nonostante tratterò anche di questo, ne sarebbe fuori luogo l’utilizzo perché Lei, ovviamente, non è il Ministro della Salute ne dell’Ambiente.Lei è illustre Ministro dell'Istruzione e, per restare in linea con la Sua materia, i termini ideali ritengo siano "istruzione, cultura, progresso"; tuttavia, non potendo dimenticare che, da troppi anni, nelle scuole del “triangolo maledetto” le nozioni d’ecologia, giustamente insegnate nella Scuola Italiana, non trovano affatto riscontro nella nostra realtà locale, sento l’esigenza di aggiungere un altro termine il cui significato, di fatto, si presta molto utilmente a rappresentare, in modo più completo, quanto vorrei comunicarLe e chiederLe; mi permetta, nell’oggetto, aggiungere la parola "ipocrisia".)Oggetto: "istruzione, cultura, progresso, e ipocrisia" ad Augusta-Priolo-Melilli.Egregio ministro, considerato l’alto numero delle “denunce”, che si sono susseguite nel corso degli anni, sulla locale e grave situazione Sanitaria ed Ambientale a cui non e’ mai seguita una logica, conseguenziale ed efficace risoluzione da parte delle Competenti Istituzioni tramite una seria promozione delle strutture sanitarie pubbliche e una seria opera di bonifica ambientale, è con un po’ d’imbarazzo che mi accingo a descrivere, seppur succintamente, la condizione degli abitanti e del territorio di Augusta - Priolo - Melilli, condizione che va contro ogni logica nozione conforme alle regole dell'Igiene e dell’Ecologia. Da circa cinquant’anni questa meravigliosa zona geografica subisce un grave martirio ambientale con conseguenze che, ricadendo sulla salute delle popolazioni ivi residenti, si concretano con un alto tasso di patologie tumorali e un alto tasso di nascite di bambini malformati oltre che con un diffuso inquinamento dell’habitat circostante. Tutto questo a causa di pericolosi e inquinanti impianti industriali che hanno anche reso precaria la sicurezza dei residenti per l’alto rischio d’incidente rilevante e per l’alta sismicità del territorio che li ospita. Non solo, come se ciò non bastasse, oggi si intende sfruttare ulteriormente il nostro territorio favorendo numerosi progetti, nuovi e d’ampliamento, di smaltimento rifiuti urbani e industriali che non porterebbero nessun beneficio alla popolazione ma porterebbero un’ulteriore aggravio dei danni all’ambiente e alla salute oltre che un sicuro aumento del costo del servizio di smaltimento rifiuti, rifiuti che, non considerati risorse tramite raccolta differenziata e riciclaggio che farebbero invece risparmiare in toto come si insegna anche nelle scuole del “triangolo maledetto”, verrebbero inceneriti quasi tal quali, sebbene si decanti altro, producendo letali sostanze.Per quanto sopra esposto mi permetto chiederLe e al contempo suggerirLe di valutare se non sia il caso di emanare una Sua circolare ministeriale in cui vietare l’insegnamento di nozioni di ecologia nelle scuole di tutti gli ordini e gradi dei comuni in oggetto per:1) evitare che si insegnino, di fatto, “nozioni di pura ipocrisia” ai nostri figli/alunni;2) risparmiarci l’imbarazzante compito di spiegare ai nostri figli/alunni perché in materia ambientale, nella nostra zona, “ si predica bene e si razzola male”;3) almeno risparmiarci, dopo il danno, una “materia” che costituisce la beffa;4) destinare quelle ore scolastiche, dedicate fin’ora all’ecologia, ad esercitazioni di protezione civile (evacuazione post terremoto/esplosione, difesa da agenti chimici)Dopo i morti di cancro che l’industrializzazione selvaggia continua a causare è assurdo continuare a leggere e sentire …“non calpestare le aiuole”. Chiedo ai sindaci e al clero di Augusta-Priolo-Melilli, ai presidi e a tutti i docenti delle scuole dei tre comuni, al gruppo DS cui appartengo, al circolo legambiente Augusta, al comitato cittadino contro gli inceneritori di Augusta di aderire pubblicamente a questo cortese suggerimento e di adoperarsi per nuove manifestazioni contro gli inceneritori.
Augusta, 12/10/2005
Cordiali e distinti saluti
Giovanni Intagliata
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
ISTITUZIONE “DIFENSORE CIVICO” …COME CONSIGLIO COMUNALE?
Alla luce delle esperienze passate e per il bene del progresso di Augusta, è mia opinione personale che, in alcuni “casi”, ci si potrebbe sforzare maggiormente ed evitare di ricorrere.Questa amministrazione ha sicuramente l’alto merito di aver, per la prima volta ad Augusta, istituito l’importante organo del difensore civico, come credo al sottoscritto vada l’umilissimo merito di essere stato tra i primi se non il primo, dal suo insediamento, di averne trattato l’argomento, ma aldila’ delle cose relativamente importanti, il fatto che dei concorrenti esclusi, come si apprende dalla stampa, abbiano fatto ricorso, azione ovviamente legittima, e la considerazione che la giustizia italiana, verso cui si esprime piena fiducia, smaltisce una grande mole di pratiche temo porteranno, inevitabilmente, alla sospensione, più o meno lunga nel tempo, del "difensore dei cittadini" con l’assenza di un importante punto di riferimento per gli utenti nel caso in cui sentano il bisogno di essere tutelati; ma non ci resta che attendere pazientemente giusta risoluzione del caso dalla sentenza.Auspico, inoltre, per il bene della città, che un altro importante "ponte" di comunicazione tra le istituzioni e i cittadini, e mi riferisco esattamente al nostro autorevole anche se forse vivace, Consiglio Comunale, venga al più presto ripristinato, utilizzando la prima tornata elettorale utile, grazie alla votazione nelle tre sezioni in cui si sono verificate le fastidiose cause (sottolineo fastidiose) della sua sospensione e quindi del suo commissariamento.
Augusta, 07/09/05
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
Augusta, 07/09/05
Giovanni Intagliata
dei Democratici di Sinistra
SOLI-DARIETA’ CONTRO LA SOLI-TUDINE
E fuor di dubbio che tutti sentano un forte dispiacere ma credo anche uno strano imbarazzo alla notizia di tragedie come quelle in cui si verificano dei suicidi; è necessario fermarsi, almeno mentalmente, qualche giorno dalla partecipazione politica per rispetto di questi lutti così particolari.Proprio in questi giorni, riflettendo anche sui fatti di cronaca nazionali di cui i mass-media ci informano giornalmente, ci si può rendere conto più che mai della diffusa indifferenza e negligenza dell'essere umano ma soprattutto della lontananza delle istituzioni a cui va tanta e tanta responsabilità per il "poco attivismo" di servizi troppo distratti, soprattutto di quelli sociali, rivolti proprio a quell'ambiente base, il nucleo familiare, dove si verificano tutte le attività fondamentali, a volte intrise di difficoltà, atte a sostenere e supportare gli individui, adulti, ragazzi e bambini, che lo compongono e che con la loro stessa esistenza, con il loro impegno, con la loro partecipazione alla vita costituiscono l'humus sociale che determina il presente e il futuro di tutti noi. E' un dato di fatto che le difficoltà della vita, soprattutto qui al Sud, portino inevitabilmente a sentirsi soli e la solitudine è forse l'inizio di un grave processo che attraverso la depressione prima e la disperazione dopo può sfociare spesso in gesti estremi ed irrazionali. Ai servizi pubblici va il compito di essere presenti in una società che diventa sempre più difficile, società in cui la cosa più importante sembra essere diventata, in alcune fasce, una sfrenata lotta per "ammassare nei granai", in altre fascie la lotta per una legittima sopravvivenza. Un aspetto di cui tener conto è che la lotta, tanto più dura e lunga, genera, per sua natura, nelle persone che la conducono, un cinismo che via via porta ad una sempre più alta insensibilità; fortunatamente non è sempre così infatti in altri individui la lotta, presa come esperienza formativa e positiva di vita, genera invece un aumento della sensibilità umana che sarebbe giusto tutti conservassero, è chiaro che le due opzioni dipendono molto anche dal tipo di formazione che l'individuo ha avuto e dalle soggettività caratteriali.Ognuno nel suo "piccolo" può fare tanto contribuendo a migliorare la società, infatti una maggiore professionalità di certe figure in determinati settori pubblici, una più forte solidarietà comune, una maggiore e migliore comunicazione tra gli organi sociali ma anche una maggiore partecipazione politica da parte dei semplici cittadini, possono sicuramente mettere in atto una miglioria dei servizi e quindi una contro-tendenza e far si che questa benedetta società, che sembra voler andare allo sfascio, possa essere davvero una società civile come pretende di definirsi.Per una sbagliata globalizzazione, per un capitalismo sfrenato che non lascia spazio ad aspetti più umani, per la pazzia terroristica, per tutto questo le società di questo mondo vanno sempre più peggiorando.In questo mondo ipocrita e cinico, in cui si spaccia anche ai bambini, in questo mondo fatto di troppe armi e di poco pane, in questo mondo in cui è troppo facile che una bambina sparisca nel nulla, in questo mondo sporco e inquinato, in questa terra martoriata da guerra, in questo mondo disoccupato, in questo mondo malato, ansioso e depresso, in questo mondo mafioso e omertoso, in questo mondo ognuno di noi è rinchiuso in un incubo, se riuscissimo a svegliarci ci accorgeremmo che di tutte le piste di questa vita, la piu' importante e' quella che conduce all'Essere Umano.
Giovanni Intagliata
Componente del gruppo
dirigente DS Augusta
10/06/05
Giovanni Intagliata
Componente del gruppo
dirigente DS Augusta
10/06/05
L’AUSPICIO DELLA TRASVERSALITA’ SU SICUREZZA, AMBIENTE E SVILUPPO ECONOMICO
UNA POLITICA COLORE "NEUTRO"
NO A COLORI POLITICI SULLE IMPORTANTI QUESTIONI:
E’ IN GIOCO IL NOSTRO FUTURO E QUELLO DEI NOSTRI FIGLI
Chi pratica attivismo politico non può non rendersi conto che la vera sfida dell’uomo sia impegnarsi e lavorare per migliorare quella “cosa strana”, da cui dipende tutto, che ai cittadini continua a sembrare troppo astratta quindi difficile da comprendere, che è proprio la politica. Se da una parte può esserci una sorta di repulsione, purtroppo per certi versi razionalmente condivisibile, a causa dell’immenso patrimonio che si perde costituito dal prezioso tempo che si impiega per raggiungere obiettivi e costituito da risorse umane e finanziarie investite per ottenere risultati ma che si profondono spesso inutilmente, da un'altra parte c’è la voglia e la passione di voler continuare la battaglia per fare in modo che venga conferita concretezza ai lunghissimi fiumi di parole spese per stilare programmi elettorali o per interminabili “sedute” istituzionali e, grazie a questo conferimento, che venga migliorata quindi la qualità della vita delle popolazioni.In un territorio come il nostro, conosciuto come una famigerata figura geometrica a tre lati che racchiude in sé il dramma “silenzioso” di troppe e nefaste patologie causate da cinquant’anni di industrializzazione selvaggia, chi si interessa di ambiente credo non possa non essere attraversato, almeno inizialmente, da un forte imbarazzo. E' troppo ampio infatti il divario tra l’amore per l’ambiente e la grave situazione del nostro territorio; tuttavia bisogna farsi forza e facendo leva sul nostro “essere ecologista” è necessario prendere "il toro per le corna" continuando l'impegno non solo perché si attui il “salvataggio” del salvabile ma perché si dia corso alle politiche di bonifica ambientale per ripristinare le condizioni più vicine all’originalità di quello che era uno splendido territorio in cui insistevano degli scenari a dir poco paradisiaci che oggi ci sarebbero stati invidiati. Complesso è anche il tema della sicurezza della quale non può non essere protagonista la Protezione Civile; dove più che nella Provincia di Siracusa infatti essa dovrebbe essere all’altezza di garantire l’incolumità delle popolazioni residenti di fronte a qualsiasi evento incidentale? Tuttavia si ritiene che ad oggi quest’efficienza sia ancora insoluta forse per un antico retaggio che suggerisce di “campare alla giornata” anche in settori così importanti. Sicurezza significa tranquillità quindi benessere, basterebbe dare un’occhiata alle statistiche mediche sull’ansia per avere un’idea di come la paura di certi eventi catastrofici sia al primo posto tra le cause di questa patologia.Aver basato quasi esclusivamente sull’industria il nostro sviluppo economico è stato indubbiamente un doppio errore, principalmente perché l’automazione ha sempre più sostituito l’opera dell’uomo secondariamente perché, verificatosi questo, ci si è resi conto di aver trascurato altri indirizzi economici che oggi avrebbero costituito delle basi forti per evitare la crisi generalizzata e per rilanciare l’economia evitando così una nuova, alta e triste emigrazione dei nostri lavoratori giovani e meno giovani. Ecco quindi che oggi gli sforzi da fare sono maggiori, dopo aver irrimediabilmente “guastato” l’ecosistema che avrebbe garantito pesca e agricoltura sana e dopo aver compromesso gli scambi commerciali anche marittimi vista l’inesistenza di fabbriche artigiane grazie alla quale i nostri porti avrebbero acquisito una più alta potenzialità, si deve al più presto dare attuazione ed organizzare delle attrattive per il turismo che non possono non essere costituite dalle ricchezze culturali e storiche di cui la nostra area geografica fortunatamente è ricca.Appare logico, a questo punto, l’auspicio di una maggiore sensibilità politica a fronte di questi temi così importanti per il benessere collettivo. La salute, il lavoro, la qualità dei servizi, la realizzazione personale in tutte le sue forme, in una sola frase LO SPAZIO VITALE dell’essere umano non deve essere suscettibile del colore politico, ecco perché su certe tematiche così primarie l’unico colore dovrebbe essere quello “neutro”, come “neutro” sembra essere diventato il colore politico a proposito di grandi progetti come il Ponte sullo Stretto di Messina o come il Piano Regionale dei Rifiuti con annessi inceneritori o termovalorizzatori che dir si voglia.Buon lavoro a chi spetta farlo.
GIOVANNI INTAGLIATA
COMPONENTE DEL GRUPPO
GIOVANNI INTAGLIATA
COMPONENTE DEL GRUPPO
DIRIGENTE DS AUGUSTA
15/03/05
“ IL TRIANGOLO” E UNO DEI SUOI TANTI VISITATORI
Johann Gottfried Seume e la sua passeggiata a Siracusa avvenuta nel 1802
Johann Gottfried Seume, un viaggiatore sassone amante del continuo peregrinare per arricchire la sua cultura e stimolato dal suo amore per gli scrittori classici, si mise in cammino da Lipsia avendo come meta la città di Siracusa e per arrivarci, inevitabilmente, percorre il territorio di Augusta, Priolo, Melilli, ecco quanto afferma dei nostri luoghi nel suo diario di viaggio:
..." la lingua di terra sulla quale giace Augusta con il territorio che la circonda per alcune ore di strada, è tra i terreni più rigogliosi dell' isola di Sicilia, in nessun altro luogo ho visto una vegetazione cosi lussureggiante come da queste parti"...
..." questo può accadere soltanto qui con questo terreno e con questo cielo che io non ho trovato in tutta la regione"...
..." davanti alla città ci sono le saline dove si produce del buon sale dall'acqua di mare, per la quale operazione è impiegata una grande striscia di terreno sterile"...
Si ferma ad Augusta un solo giorno, una sosta breve ma sufficiente a lasciare nel viaggiatore l'immagine di una città civile e di una terra fertile e ben coltivata, dove alla bontà della natura si accompagna la mano amorevole e laboriosa dell'uomo con la sua quotidiana e secolare fatica.
Riprende quindi il suo viaggio ansioso di arrivare a Siracusa:
..." Melilli presenta un aspetto abbastanza piacevole su una vetta dei monti Iblei, per il resto, solo la montagna è piuttosto brulla"...
proseguendo si ferma dopo un pò a ristorarsi:
..." feci colazione alla fontana del fico, quasi di fronte alla penisola di Tapso" (l'attuale penisola Magnisi)...
Il luogo (territorio di Priolo) dove si ferma per la colazione ha i tratti essenziali del paesaggio cantato dal siciliano Teocrito, l'antico poeta greco da lui amato, che recitava:
…” la fontana con l'acqua mormorante, la quiete della natura, l'ombrosa frescura dei placidi ulivi”...
Peccato che il panorama del nostro territorio sia oggi molto cambiato da allora, tanto che oggi i comuni Augusta, Priolo, Melilli non sono più neanche segnalati nella cartine turistiche!Un esempio?
Eccolo: http://www.viaggidicultura.com/viaggi_261/08_sicilia.pdf
Oggi, a distanza di duecento anni e dopo cinquanta anni di industrializzazione selvaggia, se Johann Gottfried Seume potesse venire a rivisitare le nostre terre credo che come prima cosa ...
…ci prenderebbe a calci nel sedere.
GIOVANNI INTAGLIATA
CITTADINO LIBERO
..." la lingua di terra sulla quale giace Augusta con il territorio che la circonda per alcune ore di strada, è tra i terreni più rigogliosi dell' isola di Sicilia, in nessun altro luogo ho visto una vegetazione cosi lussureggiante come da queste parti"...
..." questo può accadere soltanto qui con questo terreno e con questo cielo che io non ho trovato in tutta la regione"...
..." davanti alla città ci sono le saline dove si produce del buon sale dall'acqua di mare, per la quale operazione è impiegata una grande striscia di terreno sterile"...
Si ferma ad Augusta un solo giorno, una sosta breve ma sufficiente a lasciare nel viaggiatore l'immagine di una città civile e di una terra fertile e ben coltivata, dove alla bontà della natura si accompagna la mano amorevole e laboriosa dell'uomo con la sua quotidiana e secolare fatica.
Riprende quindi il suo viaggio ansioso di arrivare a Siracusa:
..." Melilli presenta un aspetto abbastanza piacevole su una vetta dei monti Iblei, per il resto, solo la montagna è piuttosto brulla"...
proseguendo si ferma dopo un pò a ristorarsi:
..." feci colazione alla fontana del fico, quasi di fronte alla penisola di Tapso" (l'attuale penisola Magnisi)...
Il luogo (territorio di Priolo) dove si ferma per la colazione ha i tratti essenziali del paesaggio cantato dal siciliano Teocrito, l'antico poeta greco da lui amato, che recitava:
…” la fontana con l'acqua mormorante, la quiete della natura, l'ombrosa frescura dei placidi ulivi”...
Peccato che il panorama del nostro territorio sia oggi molto cambiato da allora, tanto che oggi i comuni Augusta, Priolo, Melilli non sono più neanche segnalati nella cartine turistiche!Un esempio?
Eccolo: http://www.viaggidicultura.com/viaggi_261/08_sicilia.pdf
Oggi, a distanza di duecento anni e dopo cinquanta anni di industrializzazione selvaggia, se Johann Gottfried Seume potesse venire a rivisitare le nostre terre credo che come prima cosa ...
…ci prenderebbe a calci nel sedere.
GIOVANNI INTAGLIATA
CITTADINO LIBERO
14/03/05
IL FIORE ALL'OCCHIELLO ...APPASSITO
Il grido degli avi per la nostra storia perduta
MUSEO DELLA PIAZZAFORTE: BIGLIETTO DI SOLA ANDATA?
L’opportunità di una soluzione, anche se provvisoria,
è urgente per la “ riconquista” del Museo della Piazzaforte
Il Museo della Piazzaforte di Augusta fu aperto nel 1990, l’iniziativa suscitò grande interesse tanto che fu visitato da migliaia di visitatori, fu chiuso dopo sei anni per problemi legati alla struttura che lo ospitava; a godere dei rari oggetti in esso conservati è il Museo dello Sbarco in Sicilia della città di Catania e gli Augustani più passa il tempo e più sentono di aver perduto qualcosa che rappresentava la memoria di eventi bellici accaduti anche nel loro territorio e la memoria di quei concittadini che parteciparono, tanti dei quali perdendo la vita, nelle guerre i cui cimeli contenuti nel museo sono parte testimoniante; sembra svanita da parte della sovrintendenza la promessa che nel 2004 il museo sarebbe "tornato a casa"; ma perchè gli Enti Comunali preposti continuano a rischiare, così passivamente, di subire la perdita di un attrazione così importante come un bellissimo e importante museo che potrebbe innescare l’avvio di un grosso interesse storico da parte di un grande turismo culturale dopo aver irrimediabilmente perduto, in verità da decenni, la speranza di un turismo balneare visto l’annoso problema legato all’ industrializzazione selvaggia del nostro territorio con il conseguente scempio ambientale? E’ sufficiente giustificare la chiusura e il trasferimento del museo con la non agibilità del bastione San Giacomo che lo ospitava? Non vi era proprio un altro edificio che lo potesse accogliere? E comunque sia, oggi non vi è una soluzione logistica grazie alla quale poter riaprire in breve tempo ad Augusta l’importante Museo senza dover aspettare troppi anni per l’attuazione del progetto di restauro del Castello Svevo?Perché, trattandosi di un vero fiore all’occhiello, di una città dove a me pare in realtà si dia poco valore al patrimonio culturale, abbiamo permesso il trasferimento del suddetto Museo? Credo di interpretare la speranza di tutti i cittadini di Augusta auspicando che l’autorevole Amministrazione Comunale stia già lavorando per
…RIPORTARE A CASA IL NOSTRO MUSEO !!
GIOVANNI INTAGLIATA
CITTADINO LIBERO
11/03/05
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