E fuor di dubbio che tutti sentano un forte dispiacere ma credo anche uno strano imbarazzo alla notizia di tragedie come quelle in cui si verificano dei suicidi; è necessario fermarsi, almeno mentalmente, qualche giorno dalla partecipazione politica per rispetto di questi lutti così particolari.Proprio in questi giorni, riflettendo anche sui fatti di cronaca nazionali di cui i mass-media ci informano giornalmente, ci si può rendere conto più che mai della diffusa indifferenza e negligenza dell'essere umano ma soprattutto della lontananza delle istituzioni a cui va tanta e tanta responsabilità per il "poco attivismo" di servizi troppo distratti, soprattutto di quelli sociali, rivolti proprio a quell'ambiente base, il nucleo familiare, dove si verificano tutte le attività fondamentali, a volte intrise di difficoltà, atte a sostenere e supportare gli individui, adulti, ragazzi e bambini, che lo compongono e che con la loro stessa esistenza, con il loro impegno, con la loro partecipazione alla vita costituiscono l'humus sociale che determina il presente e il futuro di tutti noi. E' un dato di fatto che le difficoltà della vita, soprattutto qui al Sud, portino inevitabilmente a sentirsi soli e la solitudine è forse l'inizio di un grave processo che attraverso la depressione prima e la disperazione dopo può sfociare spesso in gesti estremi ed irrazionali. Ai servizi pubblici va il compito di essere presenti in una società che diventa sempre più difficile, società in cui la cosa più importante sembra essere diventata, in alcune fasce, una sfrenata lotta per "ammassare nei granai", in altre fascie la lotta per una legittima sopravvivenza. Un aspetto di cui tener conto è che la lotta, tanto più dura e lunga, genera, per sua natura, nelle persone che la conducono, un cinismo che via via porta ad una sempre più alta insensibilità; fortunatamente non è sempre così infatti in altri individui la lotta, presa come esperienza formativa e positiva di vita, genera invece un aumento della sensibilità umana che sarebbe giusto tutti conservassero, è chiaro che le due opzioni dipendono molto anche dal tipo di formazione che l'individuo ha avuto e dalle soggettività caratteriali.Ognuno nel suo "piccolo" può fare tanto contribuendo a migliorare la società, infatti una maggiore professionalità di certe figure in determinati settori pubblici, una più forte solidarietà comune, una maggiore e migliore comunicazione tra gli organi sociali ma anche una maggiore partecipazione politica da parte dei semplici cittadini, possono sicuramente mettere in atto una miglioria dei servizi e quindi una contro-tendenza e far si che questa benedetta società, che sembra voler andare allo sfascio, possa essere davvero una società civile come pretende di definirsi.Per una sbagliata globalizzazione, per un capitalismo sfrenato che non lascia spazio ad aspetti più umani, per la pazzia terroristica, per tutto questo le società di questo mondo vanno sempre più peggiorando.In questo mondo ipocrita e cinico, in cui si spaccia anche ai bambini, in questo mondo fatto di troppe armi e di poco pane, in questo mondo in cui è troppo facile che una bambina sparisca nel nulla, in questo mondo sporco e inquinato, in questa terra martoriata da guerra, in questo mondo disoccupato, in questo mondo malato, ansioso e depresso, in questo mondo mafioso e omertoso, in questo mondo ognuno di noi è rinchiuso in un incubo, se riuscissimo a svegliarci ci accorgeremmo che di tutte le piste di questa vita, la piu' importante e' quella che conduce all'Essere Umano.
Giovanni Intagliata
Componente del gruppo
dirigente DS Augusta
10/06/05
Giovanni Intagliata
Componente del gruppo
dirigente DS Augusta
10/06/05
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